Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu stia considerando l'osteopatia come possibile soluzione per i tuoi disturbi. L'osteopatia si basa su un approccio manipolativo mirato a ristabilire l'equilibrio e la funzionalità del corpo. In questo articolo, esamineremo in dettaglio il processo di una visita osteopatica, dalla prima anamnesi fino al termine del trattamento, approfondendo gli aspetti anatomici, fisiologici e neurologici coinvolti.
La Prima Visita Osteopatica
La prima visita osteopatica è distinta dalle successive principalmente per l'approfondita anamnesi che viene condotta. L'osteopata dedica questa fase iniziale a comprendere la persona nella sua globalità, esaminando non solo il sintomo attuale, ma cercando di identificare la causa sottostante del disturbo. Questo approccio a 360° è fondamentale perché il sintomo spesso non coincide con la causa del problema; ad esempio, un dolore localizzato in una regione potrebbe derivare da una disfunzione in una zona completamente diversa del corpo.
L'Anamnesi Osteopatica
L'anamnesi in osteopatia non ha lo scopo di fare una diagnosi medica, compito che spetta al medico, ma è cruciale per guidare il trattamento osteopatico. Durante questa fase, l'osteopata esplora la tipologia del dolore, il suo andamento nel tempo, le condizioni che lo alleviano o lo peggiorano, e valuta eventuali controindicazioni al trattamento. Questo processo include un esame approfondito della storia clinica del paziente, compresi traumi pregressi, interventi chirurgici, e patologie croniche che potrebbero influenzare o limitare l'efficacia del trattamento manipolativo.
Dal punto di vista anatomico e fisiologico, l'osteopata considera come i diversi sistemi corporei (muscolo-scheletrico, nervoso, circolatorio) possano interagire e contribuire alla sintomatologia del paziente. La conoscenza della neurologia, inoltre, permette di comprendere meglio le vie di trasmissione del dolore e come le manipolazioni possano influenzare il sistema nervoso autonomo, migliorando così il benessere generale.
Osservazione e Valutazione Osteopatica
L'osservazione e la valutazione osteopatica sono processi interconnessi che permettono all'osteopata di formarsi un quadro completo della condizione del paziente. Inizia con un'osservazione visiva della postura del paziente, sia da davanti che da dietro e di lato, per valutare l'allineamento corporeo e individuare eventuali asimmetrie o compensazioni. Questa fase è essenziale per comprendere come le disfunzioni in una parte del corpo possano influenzare altre aree.
Durante la valutazione, l'osteopata utilizza tecniche di palpazione per esaminare la mobilità delle articolazioni, l'elasticità dei tessuti molli e l'attività del sistema nervoso. L'obiettivo è identificare le restrizioni di movimento e le tensioni nei tessuti che potrebbero essere la causa del sintomo del paziente. Dal punto di vista fisiologico, questa valutazione consente di comprendere come le restrizioni fasciali o articolari possano alterare il normale flusso sanguigno o linfatico, e come queste alterazioni possano contribuire a disfunzioni sistemiche.
Il Trattamento Osteopatico
Una volta terminata la valutazione, l'osteopata è in grado di identificare la causa primaria del problema del paziente e sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Il trattamento osteopatico coinvolge una serie di manipolazioni mirate a ristabilire l'equilibrio strutturale e funzionale del corpo. Queste manipolazioni possono includere tecniche di mobilizzazione articolare, manipolazioni fasciali, tecniche cranio-sacrali e viscerali.
Anatomicamente, il trattamento mira a ripristinare la mobilità delle articolazioni, alleviare la tensione nei muscoli e nei tessuti molli, e migliorare la circolazione sanguigna e linfatica. Fisiologicamente, queste tecniche possono influenzare il sistema nervoso autonomo, riducendo lo stress e migliorando la capacità del corpo di autoregolarsi e guarire. Neurologicamente, l'osteopata lavora per modulare le vie del dolore e migliorare la funzione neurologica complessiva.
Valutazione e Follow-up con il PPG Stress Flow
Il PPG-Stress Flow, noto anche come Fotopletismografo, è un dispositivo innovativo utilizzato per valutare il funzionamento del sistema nervoso autonomo (SNA), in particolare l'equilibrio tra il sistema simpatico e parasimpatico. Questo equilibrio è essenziale per il benessere fisiologico, poiché il simpatico è responsabile della risposta allo stress e il parasimpatico del rilassamento e della riparazione. Una cattiva regolazione tra questi due sistemi può portare a una riduzione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV), un indicatore associato a varie patologie gravi, tra cui problemi cardiovascolari e disturbi psicologici.
Il PPG-Stress Flow misura le variazioni nel flusso sanguigno tramite una tecnica ottica non invasiva, rilevando la frequenza cardiaca e altri parametri legati alla circolazione sanguigna. Questo dispositivo è in grado di monitorare in pochi minuti lo stato di salute del SNA, fornendo dati su diverse frequenze cardiache (HF, LF, VLF) che rappresentano rispettivamente le attività del sistema parasimpatico, simpatico e le retroazioni viscerali.
Grazie all'utilizzo del PPG-Stress Flow, è possibile eseguire una prima valutazione osteopatica oggettiva, che consente di ottenere un quadro preciso dello stato funzionale del sistema nervoso autonomo del paziente. Queste informazioni permettono all'osteopata di creare un piano di follow-up personalizzato, monitorando l'efficacia dei trattamenti nel tempo e apportando eventuali modifiche per ottimizzare il recupero e il benessere del paziente. L'analisi della HRV attraverso questo strumento è fondamentale non solo per diagnosticare disfunzioni ma anche per sviluppare strategie preventive e terapeutiche mirate.
Conclusione della Seduta Osteopatica
Al termine del trattamento, l'osteopata effettua una nuova valutazione per verificare i cambiamenti ottenuti e valutare la risposta del corpo alle manipolazioni. Particolare attenzione viene data alle aree che inizialmente presentavano dolore o limitazione della mobilità. Questo momento è anche l'occasione per fornire al paziente consigli su come gestire il dolore, migliorare la postura e prevenire recidive, contribuendo così al mantenimento dei risultati ottenuti.
Abbigliamento Consigliato per la Visita Osteopatica
Per facilitare la valutazione e il trattamento, si consiglia di indossare abbigliamento comodo che permetta all'osteopata di accedere facilmente alle aree del corpo da trattare. Per gli uomini, slip o boxer sono ideali, mentre per le donne, slip e reggiseno. È importante evitare indumenti troppo aderenti, come leggins o fuseaux, che potrebbero interferire con la manipolazione.
Fonti Bibliografiche
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- Still, A. T. (1995). Osteopathy: Research and Practice. London: Kessinger Publishing.
- Tesi DO Fisiomedic Academy - Oggettivazione del trattamento osteopatico sul decorso del nervo vago attraverso l'utilizzo di un fotopletismografo a multicanali - Dr Francesco Paolo Iavarone
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Autore dell’articolo
Il Dr. Francesco Paolo Iavarone è un esperto in nutrizione, personal training, osteopatia, posturologia, chinesiologia, fitoterapia ed emotusologia. Con una vasta esperienza nel campo del fitness e della nutrizione sportiva, il Dr. Iavarone offre programmi di allenamento personalizzati e basati su evidenze scientifiche, progettati per migliorare la forza, la composizione corporea e il benessere generale dei suoi pazienti. Il suo approccio olistico e scientifico garantisce che ogni cliente riceva il supporto necessario per raggiungere i propri obiettivi di fitness in modo sicuro ed efficace. Clicca qui per consultare il CV esteso.